DAI CONGRESSI EASL 2017 E AISF DI ROMA 2018
FEGATO GRASSO (STEATOSI) E RISCHIO DI CIRROSI NELLA REALTA' BRESCIANA.Il metodo per la diagnosi di steatosi epatica e sulla causa che la provoca si basa in primo luogo sul sospetto clinico in base alle caratteristiche della persona che osserviamo , il peso , la circonferenza addominale , ipertensione arteriosa le abitudini di vita la assunzione di farmaci e di eccessi alcolici . Gli esami del sangue ci possono svelare l’aumento del glucosio dei trigliceridi piu’ raramente rileviamo aumento delle transaminasi se cosi fosse doppiamo escludere altre cause di malattia come i virus C, B dell’epatite, malattie da accumulo di ferro e rame e autoimmuni, la celiachia . Il metodo piu’ diffuso noto a tutti che ci parla di steatosi è l’ecografia. Altre cause della steatosi epatica sono l’abuso di sostanze alcoliche ( piu’ di 30 grammi di alcol al giorno per i maschi , 20 gr per le donne) , alcuni farmaci farmaci e altreazioni genetiche del metabolismo dei grassi. La biopsia del fegato è sempre stata la principale metodica per definire con l’esame istologico la presenza di steatosi e classificare la sua gravità e la contemporanea presenza di fibrosi e cirrosi del fegato. A parte per la invasività e la necessaria esecuzione in ospedale la biopsia è sempre stata dipendente dalla qualita’ del prelievo e quindi dalla esperienza dell’operatore e condizionata dalla soggettività della valutazione del medico patologo esaminatore dei vetrini istologici. Questi fattori limitanti l’uso su vasta scala della istologia epatica ha portato alla messa a punto di diversi sistemi diagnostici e classificativi. Sistemi di laboratorio mediante l’inserimento dei valori di alcuni test in formule matematiche che danno luogo a punteggi correlabili al rischio di presenza della steatosi (diagnosi ) e al rischio basso , intermedio, alto di malattia epatica ( PROGNOSI). Sistemi strumentali INNOVATIVI come il FibroscanCAP basati sugli ultrasuoni come la classica ecografia sono in grado di quantificare contemporaneamente il grado di steatosi e il grado fibrosi del fegato consentendo di quantificare il rischio basso, intermedio e alto di sviluppo di malattia epatica. Questi strumenti non invasivi permettono pertanto lo studio su larga scala dei pazienti con steatosi e quindi di valutare nella popolazione generale affetta il reale rischio per lo sviluppo delle malattie del fegato.
NUOVE EVIDENZE SUI RISCHI DELLA STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA IN UNA POPOLAZIONE BRESCIANA
Scritto il 17/11/2019