I TRAPIANTATI DI FEGATO NELL'ERA DEL COVID19

Scritto il 16/05/2020
da


“Tutti i pazienti sottoposti a trapianto devono assumere per tutta la vita, a dosi più o meno elevate, farmaci immunosoppressori che riducono le difese immunitarie” L’immunosoppressione non pare aumentare il rischio di Covid-19  nei pazienti adulti trapiantati di fegato Ad affermarlo è lo studio condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano su pazienti sottoposti a trapianto di fegato fegato (155 pazienti lombardi trapiantati presso l’Istituto, 111 da oltre 10 anni e 44 negli ultimi 2 anni). e pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Lancet Gastroenterology & Hepathology, dal titolo “COVID-19 in long-term liver transplant patients: preliminary experience from an Italian transplant centre in Lombardy.

I trapiantati di fegato in Lombardia sono più di 3.000 - i risultati potrebbero rafforzare l’ipotesi che anzi una moderata immunosoppressione può addirittura rappresentare un fattore di protezione nei confronti della “tempesta immunologica” che si scatena nei pazienti che sviluppano una malattia severa da COVID-19 e che devono esser ricoverati in terapia intensiva per insufficienza respiratoria”. Nel 2019 in Italia sono stati effettuati 3.813 trapianti d’organo. Il numero maggiore di trapianti complessivi ha riguardato il rene (2.137), seguito dal fegato (1.302), il cuore (245 interventi), polmone (153) e pancreas (42).